Ipovisione

Riabilitazione dell’ipovedente

L’ipovisione è una minorazione visiva che, per una compromissione dell’acuità visiva (la capacità di discriminare i dettagli degli stimoli visivi) e/o del campo visivo di chi ne è affetto, può ostacolare la vita sociale, lavorativa e accademica dello stesso, oltre ad aumentare alcuni rischi per la salute (ad esempio, il rischio di cadute).

Per definizione, queste minorazioni non sono compensabili con la normale correzione ottica, tuttavia l’ipovedente conserva delle capacità visive residue; su queste capacità si basa la possibilità di pianificare un percorso di riabilitazione che consenta di sfruttarle nel miglior modo possibile e di arginare le conseguenze dell’ipovisione. Per legge il professionista sanitario che si occupa di riabilitazione visiva è l’ortottista.

Oltre a difficoltà nel riconoscimento e nell’individuazione degli stimoli visivi il paziente ipovedente può sperimentare altri disturbi, come una scarsa sensibilità al contrasto, fastidio alla luce (fotofobia) e lunghi tempi di recupero dall’abbagliamento.

Le strategie riabilitative attuabili sono varie e vanno cucite su misura per il paziente, a seconda delle sue difficoltà visive, delle sue aspettative e delle sue abitudini ed esigenze sociali, professionali e accademiche. Minerva Vision Care propone in quest’ambito:

  • valutazione dell’acuità visiva statica e dinamica, della sensibilità al contrasto e del senso cromatico con test progettati specificamente per l’ipovedente;
  • prova di ausili ottici per la visione da vicino e da lontano;
  • prova di lenti filtranti per la protezione oculare e per l’aumento della sensibilità al contrasto e/o la riduzione della fotofobia;
  • prova di soluzioni prismatiche per limitazioni del campo visivo (se ne può trovare un esempio in questo articolo del Dott. Marco Meneghini);
  • sessioni di training per l’addestramento all’utilizzo degli ausilli ottici e per l’individuazione di strategie da applicare durante la lettura, lo studio, la deambulazione, etc.;
  • sessioni di training per il potenziamento dei movimenti oculari, ad esempio tramite l’utilizzo di AvDesk;
  • applicazione di lenti a contatto specialistiche che, regolarizzando la superficie corneale, possono talvolta migliorare notevolmente la qualità della visione.

Queste strategie, opportunamente modificate, possono trovare applicazione anche in coloro che sperimentano limitazioni visive che, pur non determinando una conclamata situazione di ipovisione, influenzano negativamente la loro vita quotidiana; si parla in questi casi di vista fragile.

Ausili per Ipovisione

Il Dott. Marco Meneghini è stato invitato a presentare una relazione su questo tema al 52° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in Oftalmologia, intitolata “Ipovisione in età adulta – valutazione ortottica”.